LAST MINUTE TO JAFFNA – INTERVISTA
Ciao ragazzi! Per prima cosa raccontateci come nascono i Jaffna! Sappiamo che provenite tutti da diverse esperienze, raccontateci tutto: dove, come , quando & perchè :)
Mah, a dire il vero il perchè di tutto ciò è oscuro anche a noi. Sta di fatto che un anno e qualche mese fa io (Dano, chitarra) e Marco (l’altro chitarrista del gruppo) ci siamo conosciuti nel modo più squallido possibile, tramite un annuncio su internet. Ci siamo incontrati, abbiamo cominciato a provare assieme e da cosa è nata cosa; piano piano si sono aggiunti tutti gli altri membri e ad Aprile 2005 il progetto Last Minute To Jaffna è ufficialmente partito. In questo anno di vita ci sono stati alcuni cambi di line up, abbiamo cambiato batterista e bassista mentre il ragazzo che si occupava di campionatore e synth se n’è andato in Polonia per l’Erasmus (e a breve dovrebbe ritornare), però devo dire che lo spirito del gruppo non ne ha risentito, è sempre rimasto quello.
Come nascono le canzoni dei Last Minute to Jaffna e com’è stata l’esperienza di home recording (pregi, difetti, difficoltà ecc…)?
Le canzoni nascono principalmente da lunghe ed estenuanti jam sessions nella nostra sala prove. Si suona, si improvvisa, e di ciò che esce teniamo le parti che ci piacciono, usandole come base per sviluppare i pezzi veri e propri. I pezzi che hai sentito sul nostro promo sono nati così, da riff molto semplici che sono poi stati sviluppati e uniti tra di loro.
Riguardo all’home recording, è stata una scelta da una parte legata alle disponibilità economiche del gruppo (molto vicine allo zero), e dall’altra legata alla nostra volontà di avere il maggior controllo possibile sui suoni. Volevamo che i pezzi suonassero in un certo modo, che avessero un loro chiaro marchio di fabbrica, e siccome sono anni che io smanetto su pc e mixer abbiamo deciso di registrare tutto da noi, facendo le riprese di batteria e voce in sala prove e tutto il resto a casa.
Il pregio principale (oltre all’indubbio risparmio) è che facendo tutto a casa non hai la fretta di finire, puoi metterti a lavorare in tutta tranquillità prendendoti il tempo necessario per trovare quel tipo di suono che cerchi. Che siano le sei di sera o le quattro del mattino, ti metti lì con le cuffie e aggiusti tutto quanto. Non è cosa da poco, se avessimo registrato in uno studio tutto questo non sarebbe stato possibile: quando hai poche disponibilità economiche non puoi permetterti di sperimentare diverse soluzioni e fare dei suoni più di tanto ricercati. Senza contare che spesso se fai un genere ‘estremo’ come il nostro è difficile trovare un fonico che lo conosca e lo sappia valorizzare al meglio. Per dire, in Italia è raro sentire dei cd (e ancor più delle autoproduzioni come la nostra) che abbiano le chitarre in avanti rispetto agli altri strumenti nel mix. Questa soluzione invece è piuttosto diffusa tra le produzioni di un certo tipo: in un sacco di dischi, uno su tutti The Beyond dei Cult Of Luna, le chitarre sono più avanti rispetto agli altri strumenti, e la differenza in termini di botta si sente. Dopodichè poi per quanto il tuo computer sia potente e i software che usi siano fighi, un cd fatto in casa difficilmente suonerà come uno prodotto in uno studio serio, dove al posto dei plugin si usano effetti veri.. Però alla fine siamo soddisfatti di quello che è uscito, senza falsa modestia posso dire che il nostro cd suona meglio di molti altri per i quali sono state spese centinaia di euro. Chiaramante se in futuro ci dovessimo trovare a dover registrare seriamente (cosa che spero avvenga in autunno) credo che almeno per quanto riguarda il mixaggio e il mastering ci affideremmo a uno studio ‘vero’.
Il vostro moniker si presta a tante interpretazioni: qual’è quella “originale”(se c’è!)?
Guarda, il significato “originale” è questo: Jaffna è una città dello Sri Lanka che è stata spazzata via dallo tsunami del Natale 2004. L’idea era di avere un nome che evocasse l’apocalisse.. Il ‘Last Minute To Jaffna’ ce lo immaginavamo quindi come la vacanza last minute di uno tutto felice che riesce ad andare a passare il Natale ai tropici, e invece.. Qui vogliamo lasciare libertà di scegliere tra due possibili finali: o l’aereo del malcapitato non riesce ad atterrare perchè l’onda si è mangiata tutto, aeroporto compreso, oppure l’aereo atterra in un paesaggio da sogno, il nostro amico scende dalla scaletta e sorride pensando a sole mare e belle fiche, e in quel mentre arriva l’onda e se lo porta via. Sì, è un po’ malata come idea, ma è anche molto ironica.. e l’(auto)ironia è da sempre stata una delle nostre linee guida: preferiamo ridere piuttosto che lagnarci di come va il mondo.
Detto questo, siamo aperti a qualsiasi altra interpretazione possibile, ognuno è liberissimo di immaginarsi quel che vuole. Il nome ci piace anche per questo :)
Come sono i vostri live? La domanda nasce spontanea perchè non sembra molto “agevole” ricreare tutta l’atmosfera del disco dal vivo!
Sicuramente il modo migliore per capirlo sarebbe vederci dal vivo, ma dovendotelo dire in due parole direi che i nostri live sono molto intensi. Suonare brani da dieci minuti e passa l’uno senza intensità sarebbe una rottura di palle incredibile, tanto per noi che suoniamo quanto per chi viene a vederci, quindi ci impegnamo al massimo per rendere dal vivo le emozioni che i nostri pezzi cercano di suscitare. Da un lato facciamo di tutto perchè risalti la componente fisica del concerto che per noi è irrinunciabile (in questo senso siamo molto legati all’hardcore), dall’altro cerchiamo di ricreare una certa atmosfera, non a caso quando suoniamo ci portiamo dietro fondale e lucine. Il nostro suono ha diverse sfaccettature, e ognuno ne vede prevalere una sulle altre: c’è chi ci ha definiti granitici, chi vede prevalere la componente psichedelica e chi quella ossessiva, c’è chi ci ha addirittura definito emo (in senso lato ovviamente).. Probabilmente la verità sta nel mezzo. Non pretendiamo certo di fare degli show sconvolgenti, però senza timore di sembrare presuntuoso posso dire che difficilmente chi viene a vederci rimane indifferente.
Sappiamo della vostra partecipazione su Desert Sounds (l’ottima compila patrocinata da Perkele), qual’è la vostra connection con lo stoner/psych sound?
Tutti quanti, chi più chi meno, amiamo i suoni del deserto, da quelli più rocchenrol a quelli più allucinati. A livello musicale non siamo sicuramente un gruppo stoner o psych, però a livello mentale sono generi che sentiamo molto vicini. Alla fine non contano tanto le etichette di genere, quanto ciò che ognuno cerca di trasmettere con la propria musica. Dai Kyuss ai Tarantula Hawk, dagli Ufomammut agli Earth, dai Fu Manchu agli Hawkwind, lo space/psych/stoner/doom è un filone musicale che apprezziamo e dal quale attingiamo moltissimo.
Ascoltando la vosta musica e sapendo della vostra mania per le foto mi viene naturale pensare che si possa essere una connection con una componente visiva: avete in progetto un video o addirittura di proiettare qualche immagine nei vostri live (neurosis docet!)?
Hai fatto centro! Marco (ovvero colui che si occupava di suoni e campionatore) fa parte della Bounty Killart, una crew che fa visual art a 360°, dagli stencil che vedi per strada alle videoproiezioni alle serate. Chiaramente non ci siamo fatti sfuggire un’occasione del genere e sin dal primo concerto abbiamo proiettato dei video durante i nostri set; la chiave di lettura è l’ironia, quindi abbiamo passato veramente di tutto, da operazioni dentistiche (con tanto di schizzi di sangue e molari che saltano) al balletto dello Schiaccianoci, dal giuramento dei Carabinieri a documentari sugli animali del Piemonte.. Quando Marco è partito abbiamo dovuto mettere in stand-by il discorso le proiezioni, ma come ti dicevo prima a breve dovrebbe tornare in Italia e quindi dovremmo tornare a proiettare video e immagini durante i concerti. Staremo a vedere. Riguardo ai video per il momento non c’è nulla in cantiere, però ci è stato chiesto di musicare un cortometraggio; al momento è solo un progetto, ma noi siamo molto intrigati dalla cosa, perchè si tratta di un’avventura insolita, decisamente affascinante e stimolante!
Ultimo messaggio per i lettori di noize
Bè, innanzitutto grazie a chi ha avuto pazienza e ha continuato a leggere fino qua :)
E poi grazie a te e a tutto lo staff di Noize, sia per averci dato questo spazio che per il lavoro e lo sbattimento che fate tutti i giorni: è anche grazie a realtà come la vostra se la musica in Italia non è solo Sanremo & mandolino. Per finire segnaliamo il nostro sito, lastminutetojaffna.com, dal quale chi fosse rimasto incuriosito da questa intervista può scaricare gratuitamente i brani del promo. Grazie a tutti, a presto.
Davide Perletti