LAST MINUTE TO JAFFNA – FOCUS ON
Il progetto Last Minute To Jaffna ha tutte le carte in regola per spiccare il volo nell’immediato futuro grazie ad un sound viscerale ed intenso che unisce le derive “neurosiane” più apocalittiche con i fraseggi più intensi di stampo postrock, creando di fatto “un vortice nero” che difficilmente può lasciare indifferenti e che può attrarre un pubblico trasversale ai due generi lambiti. Dal 2006, data di uscita del primo promo, ad oggi i LTMJ hanno avuto modo di confermare il loro valore grazie ad una serie di live in giro per l’Europa e la pubblicazione del primo album di lunga durata (“Volume I”) che ha raccolto consensi pressochè unanimi di critica. Probabilmente l’apice di questa prima “vita” artistica i LTMJ l’hanno raggiunto lo scorso Gennaio, aprendo per Scott Kelly nella data torinese del suo tour solista. Una prova importante per la band vista anche l’inedita dimensione acustica del concerto, esperienza che viene ricordata in questo modo dal chitarrista Dano: “è stata una serata bellissima, per diversi motivi. Innanzitutto aver avuto la possibilità di conoscere una persona che ammiriamo moltissimo sia dal punto di vista artistico che da quello umano è stato fantastico, e Scott si è rivelato essere la persona più tranquilla e pacifica del mondo, anche se a vederlo agitarsi su un palco non lo si direbbe. E poi noi eravamo un po’ titubanti, sia sulla possibile resa dei nostri pezzi in acustico, e sia sull’accoglienza che avrebbero potuto ricevere”.
Dubbi più che leciti dato che la proposta dei LTMJ vive da sempre di sbalzi d’umore e di atmosfere, attimi introspettivi squarciati da cavalcate elettriche e ricche di feedback, “quando hai pezzi che si basano sulla dinamica, sulle distorsioni e sugli effetti come i nostri, il fatto che rendano bene in acustico non è per niente scontato; e anche il fatto che tanta gente fosse curiosa di sentire i pezzi riarrangiati sicuramente ci dava ancora più pressione”. Il risultato è stato però più che soddisfacente, dimostrando il valore di un gruppo a suo agio anche in questa nuova dimensione fin’ora estranea alla band, “alla fine tutto è andato liscio, e persino Scott Kelly si è complimentato con noi. E sinceramente il fatto di finire un concerto senza essere sudati marci è stata un’esperienza del tutto nuova”.
Sul fatto che possa questa esperienza possa incidere o meno sulle sonorità del nuovo album la band è però categorica: “sinceramente no, anche perchè il nostro prossimo full era già pronto prima del concerto ed è stato registrato poche settimane dopo. Sicuramente però una traccia la lascerà, l’accoglienza delle versioni acustiche dei nostri pezzi è stata ottima e quindi credo proprio che in qualche modo daremo un seguito alla cosa”. Con il nuovo album alle porte possiamo quindi aspettarci il definitivo salto di qualità per i ragazzi di Torino, pronti a mostrare a tutti il proprio valore, “speriamo di avere il disco fuori il prima possibile e di cominciare a suonare in giro, ovunque!”.
Davide Perletti