Last Minute To Jaffna – s/t
Proprio l’altro giorno ascoltavo i TV on the Radio, una di quelle cose che ascoltano solo quattro cani (e ne vanno fieri, per dio!). Nel mentre rileggevo un articolo del Foglio sull’elogio della moderazione. Poi sono passato ad ascoltare i Last Minute to Jaffna. Non sapendo che lettura abbinare al disco del gruppo torinese, ho deciso di farmi male sul serio: “Leggo Focus…”. La mia attenzione rimane colpita da un articolo su tale John Titor. Costui sarebbe un viaggiatore temporale del 2036 apparso su un web-forum nel 2000 e tornato ai giorni nostri per recuperare un IBM 5100. Subito mi chiedo “non poteva prendere una Playstation 3?”….va bè…il racconto prosegue tra spiegazioni dettagliate di fisica e profezie di storia futura. Sono rimasto inquietato non tanto dal verosimile scilinguagnolo del sedicente uomo dal futuro quanto dagli scenari che mi si aprivano nella mente. E mentre leggevo le cose più allarmanti il volume del promo dei Last Minute To Jaffna cresceva a dismisura, insieme all’inquietudine.
La guerra civile, la guerra atomica, la guerra.
Miliardi di persone cadute, la rovina.
Gente che muore, gente che brucia. Per gli dei, per gli ideali, per il potere dei grandi.
La carestia, la radioattività, il sole che non splende più.
L’egoismo, l’odio, il terrore.
Siamo anestetizzati, siamo ciechi…cosa siamo?
Jaffna è una provincia dello Sri Lanka, paese colpito dallo tsunami di due anni fa. Un paese in cui la guerra civile tra le tigri Tamil e l’esercito ha provocato in poco più di vent’anni 70 mila vittime circa. Un disastro. Come quello successo a due passi da casa nostra.
Uno dice “è la storia”, un’altro risponde “è l’uomo”, un terzo dice “il destino della storia e dell’uomo è la fine”. Mia madre in un forbito dialetto emiliano direbbe “io non so cos’abbia la gente in testa…”
Dal canto mio mi limito a sapere di non conoscere il futuro. So di avere delle paure e oggi i Last Minute To Jaffna ne sono la colonna sonora: raffinatamente grezza, satura e spoglia, prostrata ma potente. Una di quelle cose che ascoltano solo quattro cani e, come avessero ricevuto la rivelazione, ne vanno fieri!
Ascoltate, gente, e pensate.
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