Last Minute To Jaffna – Volume I
Black waves
I Last Minute To Jaffna sono stati fondati tre anni fa a Torino da musicisti provenienti da note band metal e hardcore della scena locale (L’oscura striscia nera, Noob, GPL, A Sight For Sore Eyes, Replica e Rebels Of The Neon God). Dopo alcuni demo e una lunga serie di live insieme a band del calibro di Zu, Capricorns, The Secret, Ufomammut e Il Teatro degli Orrori, che li ha fatti apprezzare anche al di fuori dei confini nazionali, la formazione è giunta alla pubblicazione di “Volume I”, debut di ottimo livello che prosegue, con maggiore consapevolezza e maturità, l’indagine delle ultime derive del post core e della psichedelica, sulla scia di Neurosis, Isis, Earth, Sunn-O))) e, soprattutto, Cult Of Luna.
“Volume I” si compone infatti di cinque capitoli sonori amplissimi, votati alla rarefazione e al riverbero, ma allo stesso tempo detonanti (molto efficace in quest’accezione la fosca complessità di “Chapter XI”) e implacabili nella propria azione erosiva. Merito anche della performance vocale di Valerio Damiano, che spesso si avvicina col proprio timbro e intensità a Steve Von Till (ascoltate l’attacco di “Chapter X”), l’album raggiunge l’ascoltatore lambendolo in maniera quasi impercettibile e scarna al primo contatto (ben congegnate le pause ambient e le sospensioni del suono), poi con una furia e una profondità sempre più oscure.
“Volume I” è un’opera ispirata e suggestiva, tuttavia troppo introversa e conclusa in se stessa. Le aperture verso quelli che saranno i percorsi futuri dei Last Minute To Jaffna sono senza dubbio percepibili, ma, una volta placati definitivamente i demoni del post core, necessitano ancora di un’ulteriore e più profonda meditazione.
Simona Conte